CHIARA BOSCARO
24/05/2021
A Bologna ci arrivo con il Pargolo, 2enne in piena fase ferroviaria.
“Iiiga gialla! Scendere!”
“Teeen goosso!”
“Teeno rosso!”
“Teeno vedde!”
“Mamma, tullen!” (che sarebbe TUNNEL)
“Ciao persone!”
Le nostre grida entusiaste deliziano una carrozza che per errore ho scelto silenziosa, ma prima di autoseppellirmi, sappiate che (per fortuna) il viaggio dura poco.
La stazione è un dedalo di corridoi a senso unico, su e giù tra parcheggi e scale mobili, ma noi siamo professionisti del passeggino. Sul piazzale, la Croce Rossa offre tamponi gratuiti per il COVID, ma la città pare non farci caso. C’è gente al mercato, gente ai tavolini che fa colazione, gente che fa shopping, turisti che passeggiano sotto i portici e sbirciano dentro i cortili. Che visione inusitata, dico, i turisti. Quelli che li vedi che si sono messi apposta le scarpe di tela e il cappello a scodella color kaki. Ma non devo distrarmi, sono arrivata ad Ateliersì. Fuori c’è solo la locandina di una performance dedicata alla posta del cuore di Lea Melandri, ma dentro c’è un mondo. Residenza, caffetteria, una sala prove dal soffitto affrescato. E il suono di una chitarra elettrica. Il Pargolo esulta, “Cantano!”. Sì, Pargolo, sono papà e i ragazzi di Carmentalia che ci aspettano. Abbiamo il treno del ritorno prenotato tra quattro giorni, per la dramaturg è ora di mettersi al lavoro.
Dopo il primo periodo trascorso a Manfredonia, ospiti di Bottega degli Apocrifi e TRAC, in cui ci siamo dedicati con l’autore Riccardo Tabilio all’analisi approfondita del testo di “Leviatano”, con il regista Marco Di Stefano ho deciso di chiedere agli attori di condividere momenti di geniale stupidità personale e riferimenti pop dei primi anni ‘90. Saranno la base per la costruzione di una scrittura parallela a quella “ufficiale”, un sistema di segni, costumi, oggetti, musiche e battute utili a dare vita ai protagonisti sul palco. Attori, performer, rockband. Sì. Abbiamo deciso che “Leviatano” sarà un concerto rock. Riccardo Tabilio aveva inserito già alcuni riferimenti musicali nel testo, e quando abbiamo scoperto che Andrea Trovato, Alessia Sorbello e Giulio Forges Davanzati, gli attori di Compagnia Carmentalia (i nostri partners in crime, letteralmente) potevano suonare e cantare…
Ma sto già dicendo troppo.
Ancora mancano la residenza in Calabria e l’allestimento a Reggio Emilia, e parecchi treni da prendere.
E poi il Pargolo mi chiama, è l’ora della merenda.